Abbiamo chiesto di chiarirci l’importanza della cura del corpo, in questo periodo di quarantena, alla dottoressa Stefania Cicchiello, psicologa, psicoterapeuta, perfezionata in Psicologia Estetica e in Psicologia dello Sport, nonché conduttrice di corsi di mindfulness e laboratori nell’ambito del benessere e della gestione dello stress.

Dottoressa, da un mese la nostra vita è cambiata. Il Covid ha messo a dura prova le nostre certezze quotidiane e ha “dirottato” la nostra attenzione da tutte quelle attività che fino a poco tempo fa consideravamo indispensabili e che ora molti ritengono futili. Che cosa è accaduto, secondo lei?

Possiamo tranquillamente affermare che molto è cambiato. Il Covid si è imposto nella nostra esistenza fino a prendere il sopravvento modificando profondamente, nel giro di poche settimane, gli stili di vita degli esseri umani. Il periodo che stiamo affrontando rappresenta per tutti un’importante fonte di stress non solo perché si sono ridotti i rapporti sociali e si sono subite ingenti perdite economiche, ma anche perché siamo stati costretti a modificare velocemente e a rinunciare a quelle attività che talvolta facevano parte delle nostre routine e che spesso davamo per scontate (un viaggio, un week end alla SPA, il parrucchiere, l’aperitivo alla fine della giornata, lo shopping ecc…).

Inoltre, stiamo fronteggiando quotidianamente la paura per noi stessi e per le persone che amiamo. Pertanto, ora più che mai, è importante riappropriarsi della propria vita in modo diverso, prendendosi cura di se stessi e facendo tante cose insolite come per esempio: lavorare in streaming, lavarci, vestirci e curarci non solo per gli altri, ma per noi stessi.

In questo periodo così difficile, parlare di benessere e di estetica potrebbe essere banale?

Vorrei fare una premessa alla sua domanda prima di darle una risposta.

Nel mondo antico esistevano due significati del termine bellezza. La bellezza intesa come “apparenza” e la bellezza considerata come “cura del corpo, dell’igiene e di se stessi”.

In questa seconda accezione, “prendersi cura del proprio corpo” è necessario per migliorare lo stato d’animo e l’autostima.

L’amore per la propria persona, non inteso come desiderio incontrollabile della bellezza a tutti i costi, ma come esigenza di serenità e armonia è lo specchio dello stato mentale dell’individuo. Il corpo, oltre ad essere un involucro è anche la rappresentazione di come sta la nostra psiche.

È lo specchio delle emozioni, dei bisogni, di ciò che piace e di ciò che crea sofferenza. Lo stress, per esempio, si ripercuote sulla salute e quindi sul corpo: stanchezza, gonfiori, sonnolenza o al contrario insonnia, accelerazione del battito cardiaco, incarnato spento, riflettono lo stravolgimento della nostra qualità di vita.

Corpo e mente sono fortemente interconnessi.

Pertanto, in un tempo d’emergenza come il nostro, è normale provare ansia, paura e angoscia per cui predominano i bisogni primari, cioè quelli della sopravvivenza (fame, sete, riposo) e della “sicurezza” (occupazione e salute) rispetto ai bisogni secondari (stima e autorealizzazione).

Questi ultimi sono fortemente influenzati dalle circostanze e dall’ambiente. Infatti, la realizzazione professionale e culturale, il desiderio di viaggiare, di visitare luoghi, di cenare al ristorante, di trascorrere un week end in SPA… attualmente passano in secondo piano, ma è opportuno ricordare che l’ansia e il caos non devono “sequestrare” la nostra mente e i nostri comportamenti per evitare di ammalarci anche da un punto di vista psicologico.

È interessante ricordare quanto sosteneva l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1948, quando definì la salute come “… uno stato che non è descritto dalla semplice presenza o assenza di malattia ma uno stato di completo benessere fisico, mentale, psicologico-emotivo e sociale”.  In un’epoca più recente, cioè nel 2011, la salute è stata descritta anche come “… la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”. Questa seconda definizione mi sembra molto pertinente alla situazione nella quale siamo.

Il professionista che si occupa di psicologia estetica tratta non solo la bellezza, ma anche tutti quegli aspetti psicologici che veicolano attraverso essa: bisogni, desideri, conflitti, paure, gestione dei rapporti interpersonali e manifestazione di quei vissuti emozionali che talvolta si esprimono meglio tramite il corpo piuttosto che attraverso le parole.

La cosmetica dà la salute al corpo, mentre il benessere è un concetto più ampio che si appoggia sull’accettazione della propria sfera fisica e psichica e si manifesta anche attraverso la cosmesi. Curare il corpo e sentirsi a proprio agio nella propria pelle è un’esperienza gratificante.

Dottoressa, che cosa consiglia ai lettori di THALASSO & SPA durante la quarantena?

Mi sento di dare tre consigli fondamentali:

Teniamoci motivati

Per quel che è possibile, evitiamo di trascurarci. Bastano piccoli gesti per stare meglio e attivare il circuito del piacere.
Quando mangiamo, balliamo, facciamo sport, curiamo la nostra persona, aiutiamo gli altri, ci apprezziamo e ci sentiamo apprezzati, sviluppiamo endorfine che assieme alla noradrenalina e alla dopamina ricoprono un ruolo importante nel meccanismo della ricompensa che procura piacere e appagamento, tenendo motivato l’individuo.

Attiviamo circuiti positivi

Cerchiamo di sfuggire alle gratificazioni immediate che rappresentano il desiderio di una soddisfazione compulsiva piuttosto che l’attivazione sana del circuito del piacere. È utile procedere per obiettivi a breve termine. Anche se in questo momento non possiamo recarci alla SPA o nei centri benessere dove esistono professionisti che si prendono cura di noi, comunque, possiamo compiere tante piccole azioni per rivivere le stesse sensazioni di relax come:

  • ascoltare musica distensiva
  • seguire percorsi o registrazioni di tecniche di rilassamento
  • fare dei bagni riposanti in vasca a lume di candela
  • utilizzare il potere curativo dei colori o le tecniche di visualizzazione.

Queste ultime, in particolare, sono molto efficaci poiché si servono di immagini mentali per coinvolgere i diversi sensi e agire sulla parte conscia e inconscia della personalità con l’obiettivo di riattivare la percezione e le risorse interiori, stimolando la creatività e la consapevolezza di sé e delle proprie capacità di ripresa e autoguarigione.

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Non trascuriamo il nostro aspetto

Infine, creiamo un diario di cose da fare durante la giornata, inserendo in esso anche azioni che riguardano la salute e la cura del nostro corpo. Possedere un diario che ricorda i passi da compiere quotidianamente può essere molto utile, perché evita di cadere nell’inganno della procrastinazione (“lo shampoo lo farò domani, in tuta sto più comoda, non mi serve truccarmi e curarmi perché questo non garantirà la mia incolumità” ecc). Lasciarsi invadere dalla pigrizia, dall’apatia e dalla sregolatezza non procura benessere fisico, mentre uno stile di vita proattivo lo incrementa. Se riusciamo ad amarci e a riapprezzarci esteriormente anche in questo periodo, allora troveremo la forza e l’energia per cambiare pure il resto. Avremo di nuovo la voglia di stare in mezzo agli altri e provare il piacere di risentirsi persone interessanti ed entusiaste di vivere, di viaggiare, di proiettarsi nel futuro.

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